Immaginiamo insieme il festival 2021, la tua opinione conta

Prende vita “Insieme”, un percorso condiviso per raccogliere opinioni e scegliere come impostare la nuova edizione.
È possibile cambiare e farlo insieme”

Come immaginiamo Ferrara Sotto le Stelle 2021? Dopo il brusco stop alla musica dal vivo e la cancellazione dell’edizione 2020, il festival si prepara alla prossima estate. Da lunedì 25 gennaio prende vita Insieme, un percorso partecipativo on line per aprire un dialogo all’insegna della condivisione delle idee. I temi spaziano dalla sicurezza del pubblico, allo streaming, all’approccio green, alla parità di genere. Si inizia con un sondaggio disponibile per dieci giorni sul sito del festival. Questo percorso partecipativo arriva a compimento di una serie di iniziative partite lo scorso anno con Step Up – un’idea di festival, selezionato tra i migliori progetti da Incredibol in risposta alla pandemia, e confluito in Cubo che nel periodo natalizio ha promosso diversi tavoli di discussione con direttori artistici, assessori e sindaci coinvolti nei principali festival emiliano romagnoli e non solo.

“Un festival è un luogo dove una comunità si ritrova e si rigenera, è un appuntamento per consolidare, grazie alla musica, relazioni umane e affettive. Un festival è un presidio di bellezza, cultura e gioia. Per questi motivi è importante aprire un dialogo e capire cosa si aspetta il nostro pubblico per l’edizione 2021” dichiarano Corrado Nuccini e Simone Fresa, direttore artistico e presidente dell’associazione Ferrara Sotto le Stelle.

Ferrara Sotto le Stelle, uno dei festival più importanti in Italia – che nelle precedenti 24 edizioni ha ospitato i grandi protagonisti della musica internazionali come Bob Dylan, Lou Reed, Philip Glass, PJ Harvey, Kraftwerk, Ryuichi Sakamoto, Radiohead, Sonic Youth, Beck, Pixies, Mercury Rev, Deus, Bon Iver, Lucio Dalla, Franco Battiato, Paolo Conte, Afterhours, CSI, Marlene Kuntz per citarne soltanto alcuni – decide di ripensare il proprio modello per affrontare l’edizione del 2021. “Dopo 25 anni la necessità di rinnovarsi è fondamentale; se a questo sommiamo la situazione attuale, evolvere è un dovere. È possibile cambiare e farlo insieme” afferma il direttore artistico Corrado Nuccini. “I festival devono aprirsi al nuovo, anzi devono saper immaginare il nuovo, attraverso l’ascolto della propria comunità e la capacità di riprogettare i propri contenuti”. 

I RISULTATI DEL SONDAGGIO

Sicurezza, streaming, eco-sostenibilità, parità di genere e tante proposte per la line up del 2021 nelle oltre 800 risposte al sondaggio lanciato dal festival

Attenzione alla percezione della sicurezza, interesse a un festival che sia eco-sostenibile, attento alla parità di genere e con una forte identità culturale nella proposta. È questa la fotografia del pubblico di Ferrara Sotto le Stelle con le oltre 800 risposte arrivate all’appello del festival per discutere insieme su come dar vita all’edizione del 2021. Tutti i risultati sono online sul sito di Ferrara Sotto le Stelle e il percorso insieme non finisce qui. Il prossimo passaggio è rielaborare gli stimoli e fare qualche proposta concreta sia in termini di sicurezza, che di valori, nuove tecnologie e line up.

Ecco i principali risultati del sondaggio: innanzitutto l’anagrafica del pubblico, la fascia di supporter più consistente è quella tra 35-44 con il 40,8% delle risposte, seguito da più di 45 col 32,5% e 25-34 col 21,5%. Sul tema sicurezza c’è un cauto ottimismo: alla domanda se ti senti sicuro a partecipare ad un live i risultati che accorpano “poco” e “per niente” sono circa il 20%, “abbastanza” quasi 40%, “molto” 24% “moltissimo” 15.2%

Quando si passa alla domanda di partecipazione a concerti su più giorni “poco” e “per niente” sono circa il 31%, “abbastanza” 31.3%, “molto” 22.9%, “moltissimo” 14%. Considerando che il target di riferimento è quello di grandi appassionati di musica c’è anche qualche timore a partecipare ad una rassegna di più giorni.

“I luoghi della musica sono luoghi sicuri, contestualmente a quanto può essere sicuro oggi uscire, fare la spesa o fare shopping. Investiremo una parte consistente delle nostre risorse per far sì che la sicurezza venga prima di ogni altra cosa. Il nostro festival è il nostro pubblico, niente ci interessa di più” dicono Simone Fresa e Corrado Nuccini rispettivamente presidente e direttore artistico del Festival.

Per quel che riguarda lo streaming, protagonista da quando l’emergenza sanitaria ha fermato i live, secondo il pubblico di Ferrara Sotto le Stelle non sfonda ma non è più visto come totalmente inutile o negativo. Alla domanda se compreresti uno streaming di un nostro live accorpando “abbastanza”, “molto” e “moltissimo” si raggiunge quasi il 35%.

“Ferrara sotto le stelle è un festival di musica internazionale, che si tiene d’estate, dal 1995 in piazza Castello a Ferrara. Siamo visceralmente legati alla musica dal vivo e ai concerti fatti con il pubblico. Stiamo vivendo però tempi inediti ed è importante riuscire a mettere in campo tutte le competenze e le tecnologie che abbiamo, non solo per sconfiggere il virus ma anche per permettere a tutti di fruire di musica e cultura”, proseguono Fresa e Nuccini.

Sul mondo dei valori che stanno dietro al festival quello percepito come più importante è l’eco-sostenibilità (moltissimo per oltre il 50% del campione), seguito dall’identità culturale del festival (42.6%) ed infine la parità di genere (35,4%).

“L’eco-sostenibilità è un tema di assoluta rilevanza, così come la parità di genere e l’identità culturale del festival. Mai come ora è importante guardarsi negli occhi e capire perché è importante fare musica dal vivo, perché è fondamentale stare insieme. Dietro queste scelte ci sono dei valori condivisi che vanno ben oltre il puro intrattenimento. Un festival è un luogo dove una comunità si ritrova e si rigenera e noi vogliamo essere al centro di questa trasformazione”, concludono Fresa e Nuccini.

Infine sono state più di 650 le proposte suggerite dal nostro pubblico, moltissimi artisti internazionali, alcuni dei quali hanno già calcato il palco di Piazza Castello come Paolo Nutini, The National, Bon Iver, Mogwai, altri che non hanno mai suonato a Ferrara, Idles, Fountaines DC, Big Thief, Sleaford Mods. Spazio anche per artisti italiani come Brunori Sas, Iosonouncane, Andrea Laszlo de Simone e Lucio Corsi.